You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.

Dermatiti da Cosmetici

Dermatiti da Cosmetici

Secondo il Regolamento Europeo 1223/2009, i cosmetici sono preparazioni che, applicate su cute, occhi, mucose e annessi cutanei, hanno lo scopo di detergere, migliorare l'aspetto o l'odore e dare protezione; non possono vantare finalità terapeutiche. Nonostante queste prerogative, i cosmetici possono causare problemi dermatologici: 23% delle donne e 13,8% degli uomini hanno riferito una reazione avversa a prodotti cosmetici o per igiene personale nel corso dell'anno precedente. Considerato il loro largo utilizzo, le dermatiti indotte da cosmetici non sono molto frequenti, anche se probabilmente risultano sottostimate; i pazienti infatti spesso smettono autonomamente di usare i cosmetici incriminati e consultano il dermatologo solo quando le reazioni sono importanti o non regrediscono.
La grande maggioranza delle reazioni (forse oltre il 90%) sembra dovuta a dermatiti irritative indotte dalla capacità irritante intrinseca delle sostanze presenti nel cosmetico. Sono solitamente provocate da prodotti per l'igiene (saponi, deodoranti) utilizzati per tempi eccessivamente prolungati, in concentrazioni troppo elevate, non adeguatamente risciacquati o applicati su aree di cute lesa. Creme anti-aging, prodotti depilatori e deodoranti sono frequenti responsabili di dermatiti da contatto irritante.
La prevalenza della dermatite allergica da contatto (DAC) da cosmetici in Europa e USA è stimata intorno al 4%. In Italia i cosmetici rappresentano la prima causa di DAC non professionale, avendo superato nell'incidenza gli accessori metallici dell'abbigliamento. Il sesso femminile è molto più colpito dalle allergie ai cosmetici e la massima incidenza si osserva nel decennio di età compreso tra i 20 e 30 anni. Le aree più colpite da DAC da cosmetici sono il volto (incluse palpebre e labbra), le ascelle e le mani.
I cosmetici più frequentemente responsabili di DAC sono i prodotti per la cura della pelle (creme, latti e lozioni) che non vengono solitamente risciacquati (prodotti leave-on); seguono i cosmetici per unghie, i profumi e i prodotti per capelli (inclusi i coloranti).
Tra le sostanze allergizzanti contenute nei cosmetici, i profumi sono i principali agenti responsabili di DAC. Seguono i conservanti e, con incidenza minore rispetto al passato, i coloranti per capelli.
L'allergia ai profumi è in aumento, probabilmente in rapporto ad un maggior uso di cosmetici e prodotti per l'igiene personale. I conservanti sono sostanze che vengono inserite nella formulazione di un cosmetico allo scopo di inibire lo sviluppo di microorganismi. Numerosi conservanti sono utilizzati nei cosmetici, spesso in associazione tra loro: parabeni (presenti anche in prodotti topici farmaceutici), isotiazolinoni, liberatori di formaldeide (bronopol, quaternium, imidazolidinilurea). Anche gli emollienti, gli emulsificanti e gli antiossidanti, che permettono la miscibilità fra componente acquosa e componente oleosa dei cosmetici e prevengono il deterioramento degli acidi grassi, possono causare DAC. La lanolina ed i suoi derivati raramente danno allergie; queste dipendono soprattutto dai componenti dei farmaci topici che vengono applicati su cute lesa con una diminuita funzione di barriera e quindi più suscettibile a sviluppare allergia. La cocamidopropilbetaina è un comune componente di detergenti e shampoo e può causare allergie. La principale sostanza allergizzante dei coloranti per capelli, nonostante il miglioramento delle tecniche industriali, resta la parafenilendiamina.
L'utilizzo sempre più frequente di gel per unghie e il ricorso a pratiche di ricostruzione ungueale ha determinato un aumento di incidenza di allergie a metacrilati. Recentemente la serie SIDAPA ha incluso il 5-idrossi-metacrilato come rivelatore di allergia a tali cosmetici.
La diagnosi di DAC viene effettuata attraverso l'esecuzione di patch tests con serie SIDAPA, serie integrative addizionali (Serie profumi, conservanti, emulsionanti). Molto utile è effettuare i patch tests con i prodotti usati dal paziente.
Altre patologie legate all'uso di cosmetici sono rappresentate da orticaria da contatto, fotodermatiti tossiche ed allergiche (es. scatenate dall'essenza di bergamotto e successiva esposizione alle radiazioni solari), dermatiti pigmentarie.
L'orticaria da contatto è caratterizzata dalla rapida insorgenza (entro 5-30 minuti) di  eritema, edema o franchi pomfi nelle sedi di contatto del cosmetico (solitamente contenente essenze profumate). Le lesioni, sempre molto pruriginose, regrediscono nell'arco di qualche ora; solo raramente le manifestazioni possono estendersi oltre le sedi di applicazione e causare sintomi extracutanei come vertigini e dispnea.

Bibliografia
Zirwas MJ. Contact Dermatitis to Cosmetics. Clin Rev Allergy Immunol 2019; 56; 119-128
Goossens AE. Fragrance contact allergy. J Eur Acad Dermatol Venereol 2018;32:9.
Aerts O, Goossens A, Lambert J, Lepoittevin JP. Contact allergy caused by isothiazolinone derivatives: an overview of non-cosmetic and unusual cosmetic sources. Eur J Dermatol 2017; 27:115-122.
 
Monica Corazza, Sezione di Dermatologia e Malattie infettive, Dipartimento di Scienze Mediche,  Università degli studi di Ferrara