Nicoletta Cassano, Michele De Meo, Susanna Del Vecchio, Vito D?Argento e Gino Antonio Vena
La presenza occulta di allergeni in alimenti preparati in modo artigianale o industriale rappresen- ta un problema attuale molto importante. Un paziente allergico ad un determinato allergene può ingerirlo a sua insaputa con rischi severi e potenzialmente fatali. Questo fenomeno può creare rilevanti difficoltà anche nell?iter diagnostico di una reazione anafilattica, non permettendo l?esatta individuazione del fattore causale ed allun-gando i tempi necessari per l?inquadramento eziologico e, di conseguenza, per la prevenzione mirata. Le modalità con cui un allergene può risultare ?nascosto? in un prodotto confezionato o preparato artigianal-mente possono essere di vario tipo e riguardare diverse tappe della catena di produzione e distribuzione. La contaminazione di un prodotto con una determinata sostanza può essere legata a fattori accidentali o a fattori prevedibili e/o volontari. Recentemente le autorità competenti hanno avviato le procedure necessarie per modificare alcuni aspetti regolatori in tema di etichettatura degli alimenti. Tra gli allergeni alimentari più importanti, che spesso sono ?nascosti? nei cibi, spiccano il latte, le arachidi, la frutta secca in generale, l?uovo, la soia, il pesce ed il frumento.
Food allergens may cause acute or relapsing urticaria, anaphylaxis and sometimes death in sensitized subjects. These reactions may be sometimes caused by a "hidden" ingredient in the food to which the individual is allergic. The frequency of adverse reactions to hidden allergens in foods is unknown but is likely to be underestimated. In patients with low threshold of hypersensitivity, anaphylaxis can occur by ingestion of very small quantities of food allergens, even by inhala-tion of allergens carried in air or in cooking fumes. Hidden allergens represent a relevant problem also for diagnosis of allergic reactions, as the causal relationship with food ingestion cannot be easily recognized or promptly suspected by either patients or physicians. The presence of masked allergens may be related to numerous sources and situations during different steps of food preparation. The most common reasons for undeclared ingredients in manufactured products are unknown components of raw materials, contamination during food processing (e.g., incomplete cleaning of equipment), or incorrect/incomplete list of ingredients on the food label. In other cases, the ingredient may be listed on labels by an uncommon and unclear name. Legal authorithies have recently proposed an amendment to the food labelling directive in order to ensure that consumers are informed of the precise content of foodstuffs and can easily recognize allergenic ingredients. The most important allergens, which can be frequently masked in food products, include milk, peanuts, trenuts, egg, soy, fish and wheat. Important hidden allergens are also latex and Anisakis simplex.
Gabriella Fabbrocini, Pietro Santoianni, Simona Ruggiero, Orsola Rescigno, Luisa Di Simone e Giuseppe Monfrecola
Introduzione: l?esposizione all?ultravioletto, quando continua ed indiscriminata, rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori cutanei. Per una loro efficace prevenzione è necessario informare la popolazione su quelle che sono le misure più idonee di esposizione solare sin dall?infanzia. Materiali e metodi: il campione è costituito da 387 maschi e 400 femmine, per un totale di 787 bambini, tra 8 e 13 anni, a cui è stato somministrato un questionario ed è stato individuato, mediante uno spettrofotometro, il grado di eritema e pigmentazione. Risultati: dalle analisi effettuate si è riscontrato che il 40,3% dei soggetti fruiva di esposizioni solari frequenti e fotoprotette, mentre solo il 7,5% del campione si mostrava indifferente all?utilizzo di protezioni solari. Il 46,8% degli individui riferiva una cute sensibile. Per quanto riguarda l?indice di eritema la maggioranza del campione (68,2%) ricadeva nella classe 2 (range 6,1-12 per cute irradiata e 7,0-12 per cute non irradiata), mentre per l?indice di pigmentazione il 66,7% dei soggetti si collocava nella classe 2 (con valori tra 30,1-49,6). Conclusioni: il nostro studio ha evidenziato che la fotosensibilità cutanea e la scarsa conoscenza dei meccanismi di fotoprotezione impongono una maggiore sensibilizzazione della popolazione, e soprattutto di quella adolescenziale, sui rischi causati dai raggi solari e sull?importanza della prevenzione.
Introduction: Epidemiological studies show that the incidence of skin cancer increases with a decrease in geographic latitude. Among risk factors for the development of epithelio- mas, exposure to ultraviolet radiation without preventive measures is one of the most important factors. It is necessary to better inform the population about the most efficacious preventive measures for sunbathing. The ?Sun Friend Programme? has the aim of investigating primary and secondary school students? sun exposure habits to better define future skin cancer prevention campaigns. Materials and methods: 387 males and 400 females, randomly selected, (age: 8-13 years) answered our questionnaire and were measured for the ery- thema and pigmentation index with a spectrometer. Statistical analysis was conducted by SPSS 11.01, and by SPAD 3 to perform univariate and bivariate analysis. Results: Our data showed that 40.3% of students sunbathe with high frequency and use photoprotection while 7.5% was indifferent to the use of sunscreens. Referring to the erythema index the majority of the sample (68.2%) had a range of 6.1 through 12 for irradiated skin and from 7.0 through 12 for non-irradiated skin. The pigmentation index divided the sample into two classes; 66.7% had a range from 30.1 through 49.6 for irradiated skin, while non-irradiated skin showed a range from 31 through 43. Conclusions: our study shows that it is necessary to perform a preventive campaign among the young popu- lation on sun risk to underline the important role that ultraviolet radiation plays in carcinogenesis. One of the most important aims of educational campaigns is to stimulate awareness about skin damage and the use of preventive measures.
Paolo Lisi
I farmaci sono una delle cause più frequenti di orticaria (O) acuta, anche se non è facile precisarne il reale peso eziologico che, tra l?altro, varia in modo molto consistente da casistica a casistica essendo condizionato da numerosi fattori, quali il criterio di selezione dei pazienti, l?area scientifico-sanitaria dei ricercatori, la modalità di raccolta dei dati e la rilevanza clinica degli stessi. In Italia l?O rappresenterebbe i 2/5 delle reazioni avverse a farmaci. L?insorgenza di pomfi e/o angioedema in corso di terapia farmacologica solleva problematiche interpretative e deontologiche di non sempre facile soluzione, che non possono essere ignorate e/o sottovalutate perché in grado di influenzare le successive scelte terapeutiche. La gestione di questi pazienti non è agevole, ma può essere semplificata cercando di rispondere ad alcune domande: a) l?O è connessa con l?assunzione del farmaco o è da riferire alla patologia di base? b) L?O è di natura allergica e pertanto potenziamente letale potendo evolvere in uno shock anafilatti- co oppure è di natura farmacologica o pseudo-allergica e quindi a prognosi migliore? c) E? possibile docu- mentare la patogenesi immuno-allergica dell?O da farmaci? d) I test diagnostici sono rischiosi nei soggetti che hanno presentato O da farmaci?
Drugs are one of the most frequent causes of acute urticaria (U), but their real aetiological weight is not easy to said. This strongly varies among casuistics because it is conditioned by many factors as criteria of patient selection, scientific and sanitary area of investigators, collection methods of data and their clinical relevance. In Italy U should be the most common drug reaction (2/5 of the cases). The development of wheals and angioedema during a pharmacological treatment raises interpreting and deontological problems that are not always easy to solve. These, nevertheless, can?t be ignored and/or underestimated because they influence the following therapeutic choices. Also the management of these patients is not easy, but it may be simplified answering some questions: a) is U connected with drug intake or basic pathology? b) Is U allergic and therefore potentially lethal for its possible evolution in anaphylactic shock or is it pseudoallergic and therefore less severe? c) Is it possible to detect immuno-allergic pathogenesis of drug-induced U? d) Are diagnostic tests dangerous for subjects who have suffered from drug-induced U?
Giuseppe Monfrecola , Gariella Fabbrocini, Antonio Del Sorbo, Emilio Simeone
L?obiettivo del nostro studio è stato quello di monitorare la radiazione solare in modo da ottenere parametri biometeorologici utili nella valutazione dei cambiamenti climatici in un?area del Mediterraneo ed il loro impatto sulla popolazione turistica, per quel che riguarda gli aspetti dermatologici. Contestualmente al monitoraggio ultravioletto (UV), è stato erogato un servizio di fotodermatologia in grado di informare in tempo reale i turisti sul proprio tempo di esposizione ottimale, tramite un tabellone luminoso, brevi messaggi di testo (SMS) visualizzabili sui telefoni cellulari ed un centro informativo di fotoprotezione. La nostra metodica si basa sulla possibilità di valutare in maniera rapida, affidabile e non invasiva la minima dose eritemigena di un individuo e correlarne il valore ottenuto all?irradianza UV e al tempo di ustione solare. La dosimetria UV personalizzata potrebbe pertanto fornire un servizio semplice ed affidabile nella prevenzione dai danni da radiazione solare, specie nei luoghi di soggiorno di vacanza.
Sun exposure cause manifold biologic effects, such as the induction of pigmentation and/or the synthesis of vitamin D, but also a series of harmful effects, as photodermatosis, photoaging and photocarcinogenesis. Such effects could be different according to the solar anamnesis (skin type), time and formalities of sun exposure. Environmental ultraviolet (UV)-B radiation is highly variable. Some of these variations are easily quantified, such as those due to changes in the solar elevation with latitude, time of day, and season. Other factors, such as clouds, are much less predictable and their spatial and temporal distributions are still poorly character- ized, especially on local scales and for short-term fluctuations. The risk of overexposure may be increased under these conditions because the warning sensation of heat is diminished. In southern Italy and in other temperate regions, the amount of solar UV-B reaching the Earth's surface shows strong seasonal dependence. The UV Index is a forecast of the probable intensity of skin damaging ultraviolet radiation reaching the surface during the solar noon hour. This index is useful to inform people about risks of overexposure to UV radiation. The UV Index can range from 0 (when it is night time) to 15 (in the tropics at high elevations under clear skies). The harmful effects of UV radiation depend not only on the received UV dose but also on the sensitivity of the individual (skin type). Customized UV dosimetry is a project was carried out with the financial support of the Regione Campania (Italy), and scientific support of Department of Dermatology ? University ?Federico II? ? Naples (Italy). This study has been performed in a central Mediterranean area (Capri city, 41° North) from August and September 2003. The values of UV index as obtained has been compared with those obtained in an our precedent study about measurements of solar UVB radiation reaching the ground on Naples City, from 1997-2002. With UV monitoring device has been possible calculate, the current UV Index, the minimal erythema dose (MED) of a person and to correlate the obtained values to the sunburn time. A photodermatology info center has been associated to UV monitoring station to furnish explanations about UV index, minimal erythemally dose, accumulated UV dose, sunburn time and photoprotection. The sunburn time is the maximum time one can stay unprotected in the sun without receiving a sunburn. It can be calculated for each skin type from the UV index. Simplicity and the reliability of the customized UV dosimetry, could have an important role in the prevention of damages from sun exposure, especially in the places of vacation.
Massimiliano Nino, Lucia Casula e Pietro Santoianni
Per migliorare la biodisponibilità di un farmaco, oltre che sul veicolo o sulla struttura del farmaco stesso e sul suo dosaggio, è possibile agire riducendo l?integrità della barriera cutanea. Tra le varie strategie in grado di aumentare la permeabilità della barriera sono utilizzabili: a) enhancer chimici; b) tecniche occlusive; c) alcune metodologie strumentali di ordine fisico, quali iontoforesi e sonoforesi. Scopo del presente studio è stato quello di verificare se la iontoforesi sia in grado di potenziare l?effetto antiossidante e antieritema da ultravioletto di tocoferolo topico. I risultati ottenuti hanno dimostrato che il vantaggio offerto dalla iontoforesi è modesto, incrementando solo del 10% gli effetti ottenuti con la sola applicazione della vitamina E. Dai nostri dati e da quelli della letteratura, tuttavia, emerge che alcune tecniche fisico-strumentali meritano ulteriori studi per cercare di sfruttare al massimo le potenzialità relative all?assorbimento intradermico e per chiarire ulteriori aspetti su come possa essere influenzato il processo di diffusione e l?assorbimento dei prodotti applicati sulla cute.
In order to improve the bioavailability of a drug, without acting on the vehicle, the structure of the same drug or its dosage, it is possible to reduce the integrity of the cutaneous barrier by modifying the intercellular lipids; these regulate the process of transcutaneous absorption making the barrier compact and stable. The different strategies able to increase the permeability of the barrier are: a) chemical enhancers; b) occlusion techniques; and c) instrumental methodologies for local application such as iontophoresis and sonophoresis. The aim of the present study was to determine the contribution of iontophoresis to the antioxidant and ultraviolet antierythema effects of topically applied tocopherol. This technique induces, through an electric field, an increase of flow of neutral molecules and low molecular weight of the drug into the skin, proportional to the entity of the applied current, through preferential channels represented by hair follicles and glands. This study demonstrated that the advantage offered by iontophoresis is low, increasing the absorption of Vitamin E by only 10% . From our data and those of the literature, however, we observe that some instrumental techniques for local application need further studies to better understand intradermal absorption and its influence on the process of diffusion and absorption of topically applied products.